02 - L’alta valle dell’Isonzo

02 - L’alta valle dell’Isonzo

Traccia Gps

Traccia Gps

  • Partenza: Most na Soči (Santa Lucia di Isonzo)
  • Arrivo: Kobarid (Caporetto)
  • Lunghezza: 68,3 km
  • Difficoltà a piedi: Media
  • Tipo di bici: Ibrida
  • Difficoltà in bici: Media

Intermodalità: treno + bici

Proposta di viaggio

Siamo a Most na Soči (Santa Lucia di Isonzo), dove l’Idrijca si tuffa nell’Isonzo: è una delle principali aree preistoriche d’Europa, come avremo modo di verificare nel locale Museo Archeologico. Si segue il corso superiore dell’Isonzo che, grazie alle numerose rapide, è il paradiso per chi ama sport acquatici come rafting, kayak, canottaggio e hydrospeed: è un territorio assai apprezzato dai numerosi praticanti di questi sport. A Tolmin (Tolmino) – conosciuta per la settecentesca rivolta dei contadini– c’è da vedere il Museo Etnografico, i resti del castello medievale e lo spettacolare Ponte del Diavolo. Quindi si oltrepassa il fiume, grazie al grande ponte napoleonico ad arco in pietra, giungendo a Kobarid (Caporetto), nota per la celebre rotta del novembre 1917, ricordata nel locale museo e nel vicino Sacrario di Sant’Antonio. Da qui, i più allenati possono risalire verso la sorgente dell’Isonzo, con la possibilità di visitare la vicina cascata della Boka. Ora resta solo l’ultima salita verso Bovec (Plezzo). Quindi si rientra a Kobarid (Caporetto).

Descrizione

Scesi dal treno che ci ha portati da Jesenice (o Bled) fino a Most na Soči (Santa Lucia di Isonzo), entriamo in un’importante zona archeologica, come testimoniato dai numerosi ritrovamenti di tombe dell’età del ferro: si parla della Civiltà di Santa Lucia. Effettuata una passeggiata per i sentieri che affiancano il lago, dai quali si gode una bella vista sul paese, risaliamo il verdissimo corso d’acqua verso la sua sorgente carsica posta nel Parco Nazionale del Triglav (Tricorno). Si insinua in un ambiente selvaggio tra salti, rapide e grandi dighe che ne sfruttano l’energia: ora la natura la fa da padrona offrendo mille scorci interessanti. Notevoli – nei pressi dell’importante cittadina di Tolmin (Tolmino) – sono ad esempio le Gole di Tolmin, site all’ingresso inferiore del Parco Nazionale del Triglav (Tricorno). Sono caratterizzate da un grande masso incastrato tra le pareti, dal Ponte del Diavolo, sospeso a 60 metri di altezza sopra le acque azzurrissime della Tolminka e dalla cosiddetta Grotta di Dante, nella quale una leggenda locale vuole che il poeta abbia trovato l’ispirazione per il suo Inferno. Ricordiamocene quando visiteremo la sua tomba a Ravenna… Nei pressi di Kobarid (Caporetto) oltrepassiamo il fiume grazie al bel ponte napoleonico – un arco di pietra – e quindi ci si può dedicare alla visita della città passata alla storia per la Grande Guerra: da non perdere il museo che è dedicato alla guerra ma soprattutto alla pace, mettendo al centro dell’osservazione l’uomo. Si prosegue sulla sponda destra attraversando le cittadine di Žaga (Saga) e di Log Čezsoški puntando a nord verso Bovec (Plezzo), quantomeno per i più allenati. Dalla strada si può ammirare la cascata della Boka, una delle più spettacolari d’Europa con i suoi 144 metri di altezza e i 18 di larghezza. Infine si giunge alla piana di Bovec (Plezzo), nel cui territorio comunale si trova la sorgente dell’Isonzo. Il percorso è un “cul de sac” e con tranquillità torniamo indietro verso Kobarid (Caporetto), godendoci ulteriormente le verdi acque isontine.

Condizioni: quasi tutto il percorso è su strada asfaltata a traffico promiscuo

Ufficio Turistico Tolmin
Petra Skalarja 4, 5220 Tolmin
T. +386 05 3800480
info@lto-sotocje.si
www.dolina-soce.com

Ufficio Turistico Kobarid
Trg svobode 16, 5222 Kobarid
T. +386 05 3800490
info.kobarid@lto-sotocje.si
www.dolina-soce.com

Ufficio Turistico Bovec
Trg golobarskih žrtev 8, 5230 Bovec
T. +386 05 3841919
info@bovec.si
www.bovec.si

Stazioni ferroviarie: Most na Soči

 

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