02 - Tra il Carso e il mare

02 - Tra il Carso e il mare

Traccia Gps

Traccia Gps

  • Partenza: Trieste
  • Arrivo: Grado
  • Lunghezza: 101,7 km
  • Difficoltà a piedi: Media
  • Tipo di bici: Ibrida
  • Difficoltà in bici: Media

Intermodalità: bici + treno, bici + barca

Proposta di viaggio

Da piazza Unità, cuore della città, si raggiunge il rione di San Giacomo, da cui parte la ciclabile Giordano Cottur che, in costante leggera salita, porta sul Carso affacciandosi sulla Val Rosandra, uno dei più interessanti siti naturalistici del territorio. Quindi a Draga Sant’Elia si abbandona la ciclabile che abbiamo seguito da Trieste per puntare verso Basovizza; si prosegue costeggiando l’altopiano del Carso, per poi planare fino a Duino, dove si trova il celebre castello, celebrato anche da Rainer Maria Rilke. In breve si giunge a Monfalcone: ai meno allenati si consiglia di utilizzare il treno da Trieste a Monfalcone. Da qui comincia uno splendido percorso lungo la foce dell’Isonzo, tra parchi naturali, canneti, valli, golfi, canali, lagune, isolette (il santuario della Madonna di Barbana), paradiso per gli amanti della natura e del birdwatching. Si arriva quindi nel centro storico di Grado, esaltato dall’insularità e dalla presenza di straordinari monumenti paleocristiani come la basilica di Sant’Eufemia, il Battistero e la basilica di Santa Maria delle Grazie.

Descrizione

Questo percorso comincia sulla spettacolare pista ciclopedonale, intitolata al campione triestino Giordano Cottur, che da Trieste punta al Carso sul tracciato dell’ottocentesca ferrovia Trieste-Erpelle, utilizzandone gli slanciati viadotti e le gallerie. Alla partenza, nel rione di San Giacomo, si trova anche un info-point. Si risale la selvaggia Val Rosandra, percorsa da un’antica via delle spezie e del sale, e dominata da una scenografica chiesetta – Santa Maria in Siaris – abbarbicata su uno sperone di roccia. A Draga Sant’Elia, al confine con la Slovenia, si piega a sinistra verso Basovizza; si passa per Opicina, Borgo Grotta Gigante, Rupinpiccolo e Sgonico, sul limitare estremo dell’altopiano carsico, per poi scendere a mare all’altezza di Sistiana e Duino, località nota oltre che per il Castello anche per la spettacolare Riserva Naturale delle Falesie di Duino e per il panoramico “Sentiero Rilke”. Oltrepassata la foce del Timavo, si entra nella Bisiacaria, regione storica compresa tra le foci del Timavo e dell’Isonzo (un’incerta etimologia la vuole derivata dal latino bis aquae), dotata di proprie tradizioni, storia, cultura e lingua. Si arriva quindi a Monfalcone: consigliamo questo percorso solo ai più allenati, mentre a tutti gli altri si suggerisce di utilizzare il treno da Trieste a Monfalcone. Da Monfalcone comincia una piacevole pista ciclabile che tocca tre aree naturalistiche di gran pregio: la Riserva Naturale regionale Foce dell’Isonzo, l’oasi naturalistica del Caneo e la Riserva Naturale regionale Valle Cavanata. Giunti a Punta Sdobba e all’immenso canneto tra velme e barene alla foce dell’Isonzo, si percorre uno spettacolare argine rialzato dove si fondono tra loro il rumore della risacca, l’odore del mare, la vista della costa istriana e le distese a perdita d’occhio della Bonifica della Vittoria. Sempre su ciclabile si giunge nella splendida Grado, gioiellino d’arte e di storia.

Condizioni: alcuni lunghi tratti sono su pista ciclabile protetta (Trieste-Erpelle e Punta Sdobba-Grado), altri su strada a traffico promiscuo

Indirizzi utili

Agenzia Turismo FVG Grado
viale Dante Alighieri 72, Grado
T. +39 0431 877111

Stazione Ferroviaria di Trieste
piazza della Libertà 8, Trieste
www.trenitalia.com

Stazione Ferroviaria di Monfalcone
piazza della Stazione 1, Monfalcone
www.trenitalia.com

 

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